
PREVISIONE
Nella giornata di giovedì 27 gennaio il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) ha subito una profonda discesa ed ha terminato la sessione daily a 1,1145, pari ad una flessione dello 0,85% rispetto alla chiusura del giorno prima.

La situazione tecnica è preda delle mutate condizioni di politica monetaria internazionale e della Federal Reserve, la più importante banca centrale al mondo, che a marzo metterà fine al programma di acquisti di titoli governativi prima di inizializzare il progressivo rialzo dei tassi di interesse.
Dal punto di vista tecnico, il mercato di riferimento si è dunque indebolito ed il sentiment è favorevole al dollaro americano, pertanto soltanto il forte ipervenduto potrà impedire ulteriori cedimenti che potranno spingere EUR/USD verso 1,11 prima e 1,1060 in un momento successivo del ribasso.
D’altro canto, spostata l’attenzione sull’asimmetria (skew) di volatilità implicita derivata dal mercato delle opzioni EUR/USD listate al CME, la presenza di un differenziale negativo in PUT rafforza la pressione in vendita.

Ciò nonostante, poiché la volatilità implicita è mean reverting, è possibile che a fasi di volatilità negativa crescente potranno sostituirsi fasi di volatilità decrescente e rebound della quotazione sottostante espressa dal rapporto forex più liquido.
Tuttavia prima di assistere ad una reazione dei compratori sarà utile un ciclo di riaccumulo e consolidazione sopra 1,12, mentre un eventuale recupero dovrà misurarsi con la struttura grafica resistiva individuata a 1,13. In sintesi, sul versante della statistica dei derivati di Euro/Dollaro, più difficile in stesura teorizzare su ribassi al di sotto di 1,1060.
S3 | S2 | S1 | PIVOT | R1 | R2 | R3 |
1,1059 | 1,1102 | 1,1129 | 1,1172 | 1,1215 | 1,1242 | 1,1285 |
Di Vincenzo Augello
(riproduzione riservata)