Chain CME EUR/USD – UPDATE: 04.05.2020
PREMESSA
A livello mondiale, i mercati più importanti sono quelli statunitensi, in particolare il Chicago Mercantile Exchange (CME), sul quale sono quotate le opzioni sui future valutari. La tabella illustra nel dettaglio la chain (catena) delle opzioni sul future con sottostante il cross EUR/USD, in grado di condizionare pesantemente il mercato del principale cambio forex. In verde sono cerchiate le opzioni che sostengono al rialzo la quotazione di EUR/USD, mentre in rosso sono cerchiate le opzioni che favoriscono la discesa del cross di riferimento. Questo tipo di sunto considera la componente derivata del rapporto EUR/USD e sarà aggiornata grossomodo ogni settimana o in occasione di importanti variazioni dei volumi dell’open interest di un singolo strike. Attraverso le opzioni è possibile misurare la volatilità implicita intesa come movimento atteso della quotazione sottostante. Essa si basa sui tanti modelli di option pricing che si avvalgono di tutti i fattori noti al trading in opzioni, per questo monitorare la componente derivata del cross EUR/USD è quasi sempre determinante.
Alcuni link sulle opzioni nel portale eurobit.space
Gli strike price delle opzioni con elevati open interest e i riflessi sul cambio EUR/USD
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La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte prima)
La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte seconda)
SCREENING

Quando analizziamo la tabella delle opzioni valutarie ci addentriamo nel territorio della volatilità implicita presunta di un rapporto di cambio. Un’incursione come questa potrebbe apparire qualcosa di complesso, in realtà è un tipo di analisi abbastanza semplice e di facile impiego. Le opzioni PUT con open interest elevato e strike sotto il prezzo di mercato in genere evidenziano livelli di supporto finanziario, mentre le opzioni CALL con open interest elevato e strike sopra il prezzo di mercato di solito costituiscono quote di resistenza del cross sottostante. Tuttavia non sempre supporti e resistenze sono in grado di respingere il prezzo e quando vengono attraversati tende ad aumentare la volatilità intesa come velocità di variazione del prezzo.
Un elevato open interest diventa un livello fondamentale soprattutto nei giorni che precedono di poco la scadenza delle opzioni. In questo periodo particolare, l’attraversamento di un livello caratterizzato da elevato open interest costringe istituzioni e Banche d’Affari a rapidi aggiustamenti di portafoglio, ecco perché spesso il weekend può comprendere le sedute di trading più “imprevedibili”, meno tecniche. Ora, la chain dei titoli con scadenza a tre giorni (3 DTE: venerdì 8 maggio), ha una serie numerosa di opzioni PUT, out of the money, [strike < prezzo di mercato], con O.I. elevato, a partire da 1,0850 fino a 1,05, che dovrebbero mantenere la quotazione di riferimento sopra 1,08, viste anche le transazioni di più lungo termine a 31 giorni (31 DTE).
L’area di prezzo compresa tra 1,09, 1,0950 e 1,10 è “terra di nessuno”, una zona di mercato dove sarà possibile assistere ad una maggiore variabilità dei valori di cambio e in cui la battaglia tra compratori e venditori sarà più accesa. Infatti, un segnale di forza della coppia Euro/Dollaro EUR/USD arriverebbe soltanto dopo il superamento di quest’ultima fascia di mercato. A partire dallo strike 1,1050, invece, sono evidenziate in rosso tutte le CALL con O.I. elevato e prezzi di esercizio resistivi.
Di Vincenzo Augello