Chain CME EUR/USD – UPDATE: 09.11.2020
PREMESSA
A livello mondiale, i mercati più importanti sono quelli statunitensi, in particolare il Chicago Mercantile Exchange (CME), sul quale sono quotate le opzioni sui future valutari. La tabella illustra nel dettaglio la chain (catena) delle opzioni sul future con sottostante il cross EUR/USD, in grado di condizionare pesantemente il mercato del principale cambio forex. In verde sono cerchiate le opzioni che sostengono al rialzo la quotazione di EUR/USD, mentre in rosso sono cerchiate le opzioni che favoriscono la discesa del cross di riferimento. Questo tipo di sunto considera la componente derivata del rapporto EUR/USD e sarà aggiornata grossomodo ogni settimana o in occasione di importanti variazioni dei volumi dell’open interest di un singolo strike. Attraverso le opzioni è possibile misurare la volatilità implicita intesa come movimento atteso della quotazione sottostante. Essa si basa sui tanti modelli di option pricing che si avvalgono di tutti i fattori noti al trading in opzioni, per questo monitorare la componente derivata del cross EUR/USD è quasi sempre determinante.
Alcuni link sulle opzioni nel portale eurobit.space
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La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte prima)
La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte seconda)
SCREENING

E’ stato più volte verificato che l’analisi tecnica non prevede il prezzo, serve soltanto a sezionare un mercato per operare in modo più razionale, mentre, se individuata, la volatilità presunta dal titolo connesso ad un sottostante, da quasi 20 anni a oggi, assume un’importante valenza predittiva rispetto alle quotazioni spot.
La chain delle opzioni Euro/Dollaro (EUR/USD) della settimana corrente, al momento, comprende un solo strike di peso e con open interest elevato: quello della CALL con prezzo di esercizio 1,1875 in scadenza venerdì prossimo (3 DTE). L’opzione, nativa in the money, è attualmente out of the money, il prezzo a mercato infatti si muove sotto il suo strike, attorno 1,1815-1,1820 in fase di scrittura. Buone dunque le probabilità che si tratti di un’opzione Call venduta che beneficia di un ribasso dell’asset sottostante (EUR/USD) a fronte di un profitto predeterminato e di un’esposizione in perdita illimitata.
Questi due fattori potrebbero essere sufficienti a determinare quotazioni sotto 1,1875 almeno fino a venerdì, salvo variazioni significative (sopra 1.000 contratti) dell’open interest di altri strike. Meno probabile che i contratti d’opzione CALL (open interest) in questione risultino in prevalenza comprati, in quanto per andare a profitto dovrebbero beneficiare di un forte rialzo del prezzo di riferimento (EUR/USD), sebbene a fronte di una perdita limitata e predeterminata.
Al 10 novembre, entro liquidazioni a 24 giorni, non sono presenti altre opzioni con open interest elevato, in grado di condizionare la volatilità a breve termine del principale cambio valutario (EUR/USD).
Di Vincenzo Augello