Chain CME EUR/USD – UPDATE: 14.12.2020
PREMESSA
A livello mondiale, i mercati più importanti sono quelli statunitensi, in particolare il Chicago Mercantile Exchange (CME), sul quale sono quotate le currency options. La tabella illustra nel dettaglio la chain (catena) delle opzioni sul cross EUR/USD, in grado di condizionare pesantemente il mercato del principale cambio forex. In verde sono cerchiate le opzioni che sostengono al rialzo la quotazione di EUR/USD, mentre in rosso sono cerchiate le opzioni che favoriscono la discesa della coppia di riferimento. La sintesi considera la componente derivata del rapporto EUR/USD che sarà aggiornata grossomodo ogni settimana o in occasione di importanti variazioni dei volumi dell’open interest di un singolo strike. Attraverso le opzioni è possibile misurare la volatilità implicita intesa come movimento atteso della quotazione sottostante. Essa si basa sui tanti modelli di option pricing che si avvalgono di tutti i fattori noti al trading in opzioni, per questo monitorare la componente derivata del cross EUR/USD è quasi sempre determinante.
Alcuni link sulle opzioni nel portale eurobit.space
Gli strike price delle opzioni con elevati open interest e i riflessi sul cambio EUR/USD
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La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte seconda)
SCREENING

Nella chain di questa settimana le quote di prezzo significative, che accumulano un open interest elevato, in stesura, sono posizionate su scadenza a 24 giorni (24 DTE). Alle scadenze precedenti, tranne in corrispondenza della CALL a 1,2325 con 823 contratti e della PUT a 1,2050 con 843 posizioni (3 DTE) non sono sottoscrivibili altri prezzi di esercizio con open interest di maggior rilievo.
Considerata la volatilità attuale del cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) e tornando alle liquidazioni fissate a 24 giornate, le opzioni CALL negoziate con un volume superiore a 1.000 contratti a 1,24 e a 1,2250 possono rappresentare un’area di resistenza finanziaria che influenzerà gli scopertisti fino alla prima parte del 2021 e le quotazioni spot del principale cambio forex.
Peraltro, l’ipotesi sarebbe avvalorata se alla data si dovessero registrare incrementi dei volumi su strike di CALL nella medesima zona di prezzo o PUT out of the money di qualche figura rispetto al mercato.

In effetti, da un punto di vista statistico, le opzioni PUT pur, ab origine, out of the money, dunque non troppo distanti dal valore a mercato, tendono ad essere comprate più che vendute e sostengono lo short selling del rapporto di cambio.
In pratica, i grandi attori delle borse valutarie attraverso l’acquisto di PUT operano in logica ribassista, agendo in ottica di discesa del cross sottostante. Con riferimento invece alla chain 24 DTE, le opzioni con OI elevato da 1,19 a 1,20 dovrebbero “tenere” il prezzo, tenendo presente che un breakdown ne accelererebbe la svalutazione. In strategia e di più incerta valutazione i titoli cerchiati in arancione.
Alla fine, poiché la chain attualmente mostra parecchie “caselle” vuote, sarebbe preferibile un monitoraggio giornaliero della catena dell’asimmetrico di EUR/USD, in modo da riuscire a cogliere le variazioni dell’open interest sui prezzi di esercizio, in quanto adatte a fornire un alert al trader privato e condizionare la volatilità a breve termine della coppia di valute più liquida.
Di Vincenzo Augello