Chain CME EUR/USD – UPDATE: 15.06.2020
PREMESSA
A livello mondiale, i mercati più importanti sono quelli statunitensi, in particolare il Chicago Mercantile Exchange (CME), sul quale sono quotate le opzioni sui future valutari. La tabella illustra nel dettaglio la chain (catena) delle opzioni sul future con sottostante il cross EUR/USD, in grado di condizionare pesantemente il mercato del principale cambio forex. In verde sono cerchiate le opzioni che sostengono al rialzo la quotazione di EUR/USD, mentre in rosso sono cerchiate le opzioni che favoriscono la discesa del cross di riferimento. Questo tipo di sunto considera la componente derivata del rapporto EUR/USD e sarà aggiornata grossomodo ogni settimana o in occasione di importanti variazioni dei volumi dell’open interest di un singolo strike. Attraverso le opzioni è possibile misurare la volatilità implicita intesa come movimento atteso della quotazione sottostante. Essa si basa sui tanti modelli di option pricing che si avvalgono di tutti i fattori noti al trading in opzioni, per questo monitorare la componente derivata del cross EUR/USD è quasi sempre determinante.
Alcuni link sulle opzioni nel portale eurobit.space
Gli strike price delle opzioni con elevati open interest e i riflessi sul cambio EUR/USD
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La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte prima)
La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte seconda)
SCREENING

L’analisi delle opzioni questa settimana sembra restituire segnali piuttosto concordanti con la price action del sottostante Euro/Dollaro. Da oltre 20 anni le opzioni sono utilizzate a fini speculativi, di investimento o di copertura e pongono dei limiti massimi alle perdite che anche le grandi istituzioni finanziarie possono subire, per questo le quotazioni dei cross valutari ne sono fortemente condizionate. In effetti, il recente rialzo della coppia EUR/USD, con tutta probabilità, è stato indotto dalla presenza di open interest elevato depositato sullo strike 1,1275 (1 DTE) della PUT (inizialmente negoziata in the money, ora invece out of the money) e dalla PUT 1,1225 O.T.M. (3 DTE), con scadenza a 3 giorni, O.I.: 1.416.
Se poi spostiamo l’attenzione verso le liquidazioni successive dell’asimmetrico, la zona compresa tra 1,11 fino 1,1250 dei titoli a 16 giorni (16 DTE), dovrebbe confermarsi come solida area supportiva, essendo numerosi i contratti CALL I.TM. e PUT O.T.M. con open interest elevato. In alto, invece, l ’interpretazione della chain è più difficoltosa, sebbene non sia escluso che sopra 1,13 le opzioni CALL transate in the money siano state comprate e dunque posizionate in attesa di una progressiva direzionalità rialzista del cambio di riferimento. D’altro canto, l’acquisto semplice di opzioni non richiede requisiti di margine come avviene con i future o nelle attività finanziarie a leva, per cui il rischio di perdita degli investitori sarebbe limitato al prezzo dell’ opzione.
Di Vincenzo Augello