Chain CME EUR/USD – UPDATE: 19.02.2021
PREMESSA
A livello mondiale, i mercati più importanti sono quelli statunitensi, in particolare il Chicago Mercantile Exchange (CME), sul quale sono quotate le currency option. La tabella illustra nel dettaglio la chain (catena) delle opzioni sul cross EUR/USD, in grado di condizionare pesantemente il mercato del principale cambio forex. In verde sono cerchiate le opzioni che sostengono al rialzo la quotazione di EUR/USD, mentre in rosso sono cerchiate le opzioni che favoriscono la discesa della coppia di riferimento. La sintesi considera la componente derivata del rapporto EUR/USD che sarà aggiornata grossomodo ogni settimana o in occasione di importanti variazioni dei volumi dell’open interest di un singolo strike. Attraverso le opzioni è possibile misurare la volatilità implicita intesa come movimento atteso della quotazione sottostante. Essa si basa sui tanti modelli di option pricing che si avvalgono di tutti i fattori noti al trading in opzioni, per questo monitorare la componente derivata del cross EUR/USD è quasi sempre determinante.
Alcuni link sulle opzioni nel portale eurobit.space
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La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte prima)
La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte seconda)
SCREENING

In ordine di tempo, l’ultima chain disponibile del cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) che pubblica il C.M.E. è quella del 19 febbraio, e in base ad essa assume un certo rilievo lo strike 1,2250 della CALL out of the money in scadenza venerdì prossimo.
E’ probabile infatti che la volatilità sarà condizionata dall’open interest depositato sopra questa opzione, per cui se nelle prossime 24/48 ore il mercato sottostante attraverserà il suo prezzo di esercizio, potremmo assistere ad una rapida risalita della volatilità rialzista, o per un aggiustamento di portafoglio mediante incremento degli acquisti diretti del cambio, utile nella necessità di dover immunizzare la posizione qualora i contratti d’opzione a 1,2250 fossero in prevalenza venduti, o per alimentare il guadagno dallo strike, se la CALL in questione è soprattutto comprata.

Tuttora contrastata la view sulle liquidazioni a 10 giorni e la maggiore area resistiva-finanziaria è rappresentata da open interest significativo compreso tra 1,24 e 1,25, evidenziato in rosso, che potrà ostacolare recuperi veri e propri del cambio valutario più liquido. Peraltro, PUT/CALL ratio (PCR) molto inferiore all’unità, può favorire l’ingresso dei venditori nel breve – medio termine.
Similari le proiezioni del portale specialistico PlayOptions.it, che tra 1,205 e 1,22 fissa la zona di rendimento superiore, fino a sottolineare la probabilità di una rivalutazione del cross più scambiato.
In sostanza, il valore transato a 1,2250 nelle prossime 2 giornate potrebbe risultare un livello spartiacque, in quanto se il prezzo arriverà da sotto in primis agirà da resistenza, ma eventualmente rotto al rialzo, potranno partire rapide accelerazioni verso l’alto provocate dagli aggiustamenti dei books.
Di Vincenzo Augello