Chain CME EUR/USD – UPDATE: 27.07.2020
PREMESSA
A livello mondiale, i mercati più importanti sono quelli statunitensi, in particolare il Chicago Mercantile Exchange (CME), sul quale sono quotate le opzioni sui future valutari. La tabella illustra nel dettaglio la chain (catena) delle opzioni sul future con sottostante il cross EUR/USD, in grado di condizionare pesantemente il mercato del principale cambio forex. In verde sono cerchiate le opzioni che sostengono al rialzo la quotazione di EUR/USD, mentre in rosso sono cerchiate le opzioni che favoriscono la discesa del cross di riferimento. Questo tipo di sunto considera la componente derivata del rapporto EUR/USD e sarà aggiornata grossomodo ogni settimana o in occasione di importanti variazioni dei volumi dell’open interest di un singolo strike. Attraverso le opzioni è possibile misurare la volatilità implicita intesa come movimento atteso della quotazione sottostante. Essa si basa sui tanti modelli di option pricing che si avvalgono di tutti i fattori noti al trading in opzioni, per questo monitorare la componente derivata del cross EUR/USD è quasi sempre determinante.
Alcuni link sulle opzioni nel portale eurobit.space
Gli strike price delle opzioni con elevati open interest e i riflessi sul cambio EUR/USD
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La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte prima)
La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte seconda)
SCREENING

Quando si apre una posizione valutaria in corrispondenza di un’opzione con open interest elevato, le probabilità di aprirla in coincidenza di un punto effettivo di inversione risultano notevolmente maggiori. L’analisi delle currency option infatti rappresenta uno strumento per valutare la volatilità implicita del sottostante in un dato periodo del grafico.
Ora, quello a cui si è assistito nelle ultime giornate è una riduzione importante di contratti derivati dello strike 1,17, che rispetto alla settimana scorsa sono passati da oltre 3.000 a meno di 1.000. La chiusura di circa 2.000 posizioni CALL potrebbe essere stata indotta dal timore della rottura in acquisto di 1,17, per cui l’ampio mercato dei derivati, costituito dalle Banche d’Affari, dai governi e dalle grandi istituzioni finanziarie, ha ritenuto di liquidare i trade prima della scadenza.
Ciò nonostante, se rimaniamo su outlook a 10 giorni (10 DTE) , l’area di prezzo sopra 1,16 sembra tuttora difesa da CALL con O.I. elevato a 1,15,1,1550,1,16. Le CALL a 1,17 e a 1,18 invece restano di più difficile lettura, tenendo conto che soltanto l’eventuale permanenza della quotazione di mercato sopra questi prezzi di esercizio fornirebbe concreti presupposti per la continuazione del rialzo del cambio di riferimento (EUR/USD).
In realtà, gli strike con open interest elevato sono livelli di mercato significativi di profitto e di perdita per gli hedge fund e la grande speculazione. Di conseguenza sono gli unici livelli di supporto e resistenza primari che esistono nel trading valutario, tutti gli altri sono secondari.
Di Vincenzo Augello