Chain CME EUR/USD – UPDATE: 28.12.2020
PREMESSA
A livello mondiale, i mercati più importanti sono quelli statunitensi, in particolare il Chicago Mercantile Exchange (CME), sul quale sono quotate le currency option. La tabella illustra nel dettaglio la chain (catena) delle opzioni sul cross EUR/USD, in grado di condizionare pesantemente il mercato del principale cambio forex. In verde sono cerchiate le opzioni che sostengono al rialzo la quotazione di EUR/USD, mentre in rosso sono cerchiate le opzioni che favoriscono la discesa della coppia di riferimento. La sintesi considera la componente derivata del rapporto EUR/USD che sarà aggiornata grossomodo ogni settimana o in occasione di importanti variazioni dei volumi dell’open interest di un singolo strike. Attraverso le opzioni è possibile misurare la volatilità implicita intesa come movimento atteso della quotazione sottostante. Essa si basa sui tanti modelli di option pricing che si avvalgono di tutti i fattori noti al trading in opzioni, per questo monitorare la componente derivata del cross EUR/USD è quasi sempre determinante.
Alcuni link sulle opzioni nel portale eurobit.space
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La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte prima)
La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte seconda)
SCREENING

Questa settimana l’arancione, a metà tra il rosso e il verde, è il colore che prevale nell’analisi delle opzioni EUR/USD. Di fatto, in base al prezzo di mercato e alla volatilità media giornaliera del cambio di riferimento, attorno i 73 punti, le probabilità pendono per una negoziazione short della gran parte dei titoli CALL. Ciò nonostante l’open interest rimane allocato soprattutto su scadenza a 10 giorni, per cui è possibile un incremento della direzionalità del sottostante dopo le festività, quando i servizi e le istituzioni finanziarie, comprese le grandi banche d’affari torneranno attivi sui mercati valutari.
Tuttavia, nel brevissimo termine, la CALL out of the money transata a 1,2425 liquidata il 30 dicembre (1 DTE) dovrebbe contenere la volatilità rialzista della coppia valutaria in questione, mentre l’open interest depositato sulle CALL (10 DTE) a 1,24 e a 1,23 potrà rallentare la rivalutazione in corso della moneta UE verso il dollaro USA.

Più in basso, il cedimento del prezzo sotto le strutture finanziarie a 1,2250, 1,22 e 1,21, aree di valore dove è massiccia la concentrazione dei volumi di scambio, sarebbe in grado di favorire un’inversione della tendenza dell’asset connesso alle currency option. Più difficile al momento teorizzare su una strategia bullish dell’ampio mercato dei derivati EUR/USD, tanto che anche l’algoritmo proprietario del portale PlayOptions.it stima tuttora un’area di volatilità sottostante tra 1,2050 e 1,2250.
D’altra parte, l’analisi delle opzioni valutarie si incentra nel territorio della volatilità analizzandola da un punto di vista pratico, in quanto il modo in cui vengono negoziate determina, direttamente o indirettamente, i livelli fondamentali e i livelli estremi di prezzo al quale la valuta sottostante verrà quotata.
Di Vincenzo Augello