Cot report UPDATE: 05.01.2021 – Future EURO
PREMESSA
Il report rilasciato tutti i venerdì sera dalla C.F.T.C. (Commodity Futures Trading Commission) si basa sulle dichiarazioni settimanali obbligatorie delle posizioni assunte dagli investitori, superiori ad una data soglia; rappresenta quindi un indicatore di sentiment essenziale nel trading di valute. Raramente restituisce segnali fuorvianti. In questo tipo di relazione i LARGE TRADER come le Banche d’Affari e gli Hedge Fund, influenzano direttamente la moneta EURO, per cui se sono maggiormente compratori il cambio tenderà al rialzo e viceversa. I COMMERCIAL invece sono produttori, trasformatori, grossisti e utilizzatori di merci specifiche che usano il future della valuta in copertura degli scambi commerciali. Questi ultimi pertanto sono compratori quando l’EURO è conveniente e venditori qualora la valuta UE mostri degli eccessi.
SCREENING

POSIZIONI NETTE FUTURES UE: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
– 201.265 | + 142.991 | + 58.274 |
POSIZIONI NETTE FUTURES USA: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
+ 14.668 | – 14.952 | + 284 |

LARGE TRADER EURO | LARGE TRADER DOLLARO | COMMERCIAL EURO | COMMERCIAL DOLLARO |
84,50 | 11,86 | 12,29 | 88,30 |
Rispetto al mese di dicembre 2020 la struttura finanziaria del derivato diretto della moneta unica europea non è cambiata più di tanto.
I large trader aumentano di appena 1.158 contratti l’esposizione in acquisto mentre rimane ribassista la view dei principali 4 e dei principali 8 investitori in valuta euro. D’altro canto, C.I.O., l’indicatore proprietario di questo portale, passa da 84,24 a 84,50 punti e asseconda una lieve flessione dell’esposizione long dei fondi speculativi a più alto rendimento, alla data della sua implementazione avvenuta alla fine del mese di agosto.

Nel dettaglio, se lo strumento segna 90 o valori superiori a 90, fino ad un massimo di 100 punti, hedge fund e gli operatori professionisti più aggressivi, che supportano le tendenze di breve e medio termine, si trovano con un’elevata posizione rialzista, per cui aumentano le probabilità di scarico che inducono ad una inversione ribassista del prezzo.
Anche i dati relativi ai Futures USA non mostrano variazioni dell’open interest significative anche se, nel complesso, l’ampia componente derivata legata al simmetrico della valuta UE staziona in area di ipercomprato, il che, combinato statisticamente con la partenza di un possibile nuovo ciclo stagionale del cambio più liquido, potrebbe penalizzare i compratori di EUR/USD nelle prossime settimane.

Tuttavia, poichè Euro e Dollaro quasi mai restituiscono segnali di correlazione inversa nello stesso momento, laddove se uno sale l’altro scende, d’ora in poi sarà utile verificare quale dei due asset fornirà per primo un’indicazione, in quanto la reazione dell’altra valuta sarà inevitabile.
Di Vincenzo Augello