Cot report UPDATE: 08.09.2020 – Future EURO
PREMESSA
Il report rilasciato tutti i venerdì sera dalla C.F.T.C. (Commodity Futures Trading Commission) si basa sulle dichiarazioni settimanali obbligatorie delle posizioni assunte dagli investitori, superiori ad una data soglia; rappresenta quindi un indicatore di sentiment essenziale nel trading di valute. Raramente restituisce segnali fuorvianti. In questo tipo di relazione i LARGE TRADER come le Banche d’Affari e gli Hedge Fund, influenzano direttamente la moneta EURO, per cui se sono maggiormente compratori il cambio tenderà al rialzo e viceversa. I COMMERCIAL invece sono produttori, trasformatori, grossisti e utilizzatori di merci specifiche che usano il future della valuta in copertura degli scambi commerciali. Questi ultimi pertanto sono compratori quando l’EURO è conveniente e venditori qualora la valuta UE mostri degli eccessi.
SCREENING

POSIZIONI NETTE FUTURES UE: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
– 249.049 | + 196.814 | + 52.235 |
POSIZIONI NETTE FUTURES USA: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
+ 6.340 | – 5.758 | – 582 |

LARGE TRADER EURO | LARGE TRADER DOLLARO | COMMERCIAL EURO | COMMERCIAL DOLLARO |
96,63 | 22,22 | 3,49 | 81,94 |
Rispetto alla settimana precedente l’entità delle posizioni future negoziate sul future della Moneta Unica europea è praticamente equivalente. Nel dettaglio l’open interest netto UE degli operatori istituzionali passa da – 251.585 a – 249.049 contratti mantenendo sostanzialmente invariata l’esposizione in vendita in un’ottica di copertura del rischio di ribasso del mercato sottostante.
Di conseguenza, anche i fondi hedge e le grandi istituzioni finanziarie modificano di poco la loro esposizione EURO in acquisto, che si riduce di sole 67 posizioni. Pertanto anche i valori del CotIndex Oscillator stazionano attorno i 96 punti a rappresentare livelli molto vicini al massimo delle posizioni nette long.
D’altra parte se lo strumento restituisce valori superiori a 90 indica che i LARGE TRADER si trovano con un’elevata posizione in rialzo, molti contratti in acquisto e pochi in vendita sui massimi degli ultimi 20 anni ed è probabile una fase di scarico del titolo e di distribuzione della moneta sottostante.

Da un punto di vista statistico è quindi più probabile che il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD) seguiti il suo ciclo correttivo invece di rivalutarsi.
Peraltro, l’indicatore è uno oscillatore basato sui dati del C.O.T. che mette in relazione l’ultimo dato rilasciato rispetto al massimo dei dati precedenti e, potendo essere usato come conferma alle indicazioni ricavate dalle Net Position, è in grado di segnalare quando grandi quantità di contratti ad esecuzione differita (future) possono passare dalla zona di acquisto a quella di vendita o viceversa, ed è quindi ragionevole aspettarsi una reazione del mercato.
L’ultimo update 1.0.1.205 pubblicato nella giornata di ieri da eurobit.space , va quindi considerato come un sistema d’allarme in grado di suggerire da quale parte del mercato le operazioni di trading retail ricavano un vantaggio statistico superiore.
Sul versante statunitense, invece, può avere un senso la variazione positiva del CotIndex Oscillator da 19.32 a 22.22 punti, il che mostra una diminuzione degli ordini di vendita e un aumento percentuale di quelli in acquisto da parte degli asset USA speculativi.
Di Vincenzo Augello