Cot report UPDATE: 08.12.2020 – Future EURO
PREMESSA
Il report rilasciato tutti i venerdì sera dalla C.F.T.C. (Commodity Futures Trading Commission) si basa sulle dichiarazioni settimanali obbligatorie delle posizioni assunte dagli investitori, superiori ad una data soglia; rappresenta quindi un indicatore di sentiment essenziale nel trading di valute. Raramente restituisce segnali fuorvianti. In questo tipo di relazione i LARGE TRADER come le Banche d’Affari e gli Hedge Fund, influenzano direttamente la moneta EURO, per cui se sono maggiormente compratori il cambio tenderà al rialzo e viceversa. I COMMERCIAL invece sono produttori, trasformatori, grossisti e utilizzatori di merci specifiche che usano il future della valuta in copertura degli scambi commerciali. Questi ultimi pertanto sono compratori quando l’EURO è conveniente e venditori qualora la valuta UE mostri degli eccessi.
SCREENING

POSIZIONI NETTE FUTURES UE: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
– 213.072 | + 156.429 | + 56.643 |
POSIZIONI NETTE FUTURES USA: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
+ 6.405 | – 6.486 | + 81 |

LARGE TRADER EURO | LARGE TRADER DOLLARO | COMMERCIAL EURO | COMMERCIAL DOLLARO |
87,53 | 19,56 | 10,11 | 81,99 |
La relazione settimanale sulle variazioni delle posizioni future valutarie con sottostante la moneta unica europea questa settimana mostra un incremento significativo delle posizioni nette in acquisto da parte dei fondi speculativi (LARGE TRADER), che rispetto allo screening di sette giorni fa passano da +139.894 a +156.429 trade.

Di conseguenza aumenta il numero delle operazioni di copertura dei COMMERCIAL che martedì scorso alla C.F.T.C. hanno trascritto 25.321 contratti short ad esecuzione differita. Le nuove allocazioni sembrano aver influito sul prezzo spot del principale rapporto di cambio (Euro/Dollaro), tanto che nelle ultime sessioni il prezzo si è spinto oltre la parte alta di 1,21.

Congruente anche l’oscillazione positiva dell’indicatore proprietario di questo portale, che segna un aumento fino a 87,53 punti dagli 83,81 punti della settimana antecedente. D’altro canto, un CotIndex Oscillator sotto 90 non indica un setup finanziario extreme del derivato diretto della valuta UE, per cui è tuttora possibile che contratti long vengano aggiunti durante l’ultima parte dell’anno, in scia al sentiment stagionale di cui già in passato la divisa europea ha beneficiato nei confronti del biglietto verde.

In effetti la statistica nel tempo ha dimostrato che gli operatori NON COMMERCIAL sono quasi sempre dalla parte giusta del mercato, tranne nelle fasi di inversione, quando talvolta si fanno cogliere impreparati proprio perché eccessivamente sbilanciati in direzione del trend primario difeso dai COMMERCIAL. L’indicatore elaborato da eurobit.space consente allora di calcolare le posizioni nette dei COMMERCIAL e dei NON COMMERCIAL all’interno di un range storico di oscillazione di 20 anni, in modo da poter approfittare di una situazione di tipo extreme e di un mercato squilibrato in un verso, schierandosi dalla parte che restituisce un vantaggio statistico superiore.
Di Vincenzo Augello