Cot report UPDATE: 15.09.2020 – Future EURO
PREMESSA
Il report rilasciato tutti i venerdì sera dalla C.F.T.C. (Commodity Futures Trading Commission) si basa sulle dichiarazioni settimanali obbligatorie delle posizioni assunte dagli investitori, superiori ad una data soglia; rappresenta quindi un indicatore di sentiment essenziale nel trading di valute. Raramente restituisce segnali fuorvianti. In questo tipo di relazione i LARGE TRADER come le Banche d’Affari e gli Hedge Fund, influenzano direttamente la moneta EURO, per cui se sono maggiormente compratori il cambio tenderà al rialzo e viceversa. I COMMERCIAL invece sono produttori, trasformatori, grossisti e utilizzatori di merci specifiche che usano il future della valuta in copertura degli scambi commerciali. Questi ultimi pertanto sono compratori quando l’EURO è conveniente e venditori qualora la valuta UE mostri degli eccessi.
SCREENING

POSIZIONI NETTE FUTURES UE: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
– 235.159 | + 178.576 | + 56.583 |
POSIZIONI NETTE FUTURES USA: BUYERS meno SELLERS
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
+ 8.570 | – 8.240 | – 330 |

LARGE TRADER EURO | LARGE TRADER DOLLARO | COMMERCIAL EURO | COMMERCIAL DOLLARO |
92,52 | 17,96 | 6,04 | 83,64 |
Il rapporto della sezione CFTC che sistematicamente rivela il numero di contratti future in vendita e il numero di contratti future in acquisto sulle valute internazionali, questa settimana mostra una riduzione delle posizioni in acquisto dei fondi hedge e delle grandi istituzioni finanziarie su EURO e DOLLARO USA.
Nel dettaglio e rispetto alla precedente analisi, i LARGE TRADER UE passano da un open interest netto di + 196.814 a + 178.576 contratti netti long. Tiene invece l’esposizione in vendita degli operatori contrarian UE, (COMMERCIAL UE), ma allo stesso tempo aumentano di 2.385 trade le posizioni corte sul Dollaro americano da parte dei fondi speculativi USA.

Una situazione che, timidamente, vede cominciare una fase di distribuzione della moneta unica del vecchio continente, sebbene al momento sembra in difficoltà anche il biglietto verde, restituendo valori dell’oscillatore proprietario fino a 17,96 punti dai 22,22 della precedente analisi, il che sta a rappresentare un incremento delle strategie di vendita.

Quest’ultimo fattore potrebbe contribuire a differire la discesa dei valori a mercato del cross Euro/Dollaro (EUR/USD), anche se l’indicatore che pesa l’esposizione valutaria dei grandi operatori, sull’EURO mostra valori poco superiori a 90, che comunque sostengono le probabilità di un ribasso delle quotazioni spot del principale cambio del mercato forex.

Tra l’altro, più il CotIndex Oscillator avvicina i 10 punti verso le posizioni hedge USA, maggiori sono le probabilità di un reverse long e del ritorno dei compratori sulla moneta americana. Infatti, se l’oscillatore è prossimo ai 10 punti segnala che gli operatori di riferimento hanno un’elevata posizione ribassista, molti contratti venduti e pochi contratti comprati rispetto ai massimi degli ultimi 20 anni, una configurazione extreme dunque, potenzialmente in grado di “vincolare” il greenback all’inversione rialzista di tendenza.
Di Vincenzo Augello