Cot report UPDATE: 24.03.2020 – Future EURO
PREMESSA
Il report rilasciato tutti i venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission) si basa sulle dichiarazioni settimanali obbligatorie delle posizioni assunte dagli investitori, superiori ad una data soglia; rappresenta quindi un indicatore di sentiment essenziale nel trading di valute. Raramente restituisce segnali fuorvianti. In questo tipo di relazione i large traders, ossia gli operatori istituzionali come le Banche d’Affari e gli Hedge Funds, influenzano direttamente la moneta EURO, per cui se sono maggiormente compratori il cambio tenderà al rialzo e viceversa. I commercial invece sono produttori, trasformatori, grossisti e utilizzatori di merci specifiche che usano il future della valuta in copertura degli scambi commerciali. Questi ultimi pertanto sono compratori quando l’EURO è conveniente e venditori qualora la valuta UE mostri degli eccessi.
SCREENING

POSIZIONI NETTE FUTURES UE: ACQUISTI – VENDITE
COMMERCIAL : – 88.649
SMALL TRADERS : + 27.359
LARGE TRADERS : + 61.290
L’entità dell’’aggiornamento del 24 marzo, da parte della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) sulle posizioni futures al Chicago Mercantile Exchange (CME) con sottostante la moneta UE, ratifica l’inversione rialzista di tendenza, peraltro riflessa sul rimbalzo del cross Euro/Dollaro (EUR/USD) registrato la settimana appena trascorsa. Significativo infatti è il taglio di 23.568 contratti short che si combina con l’incremento di 5.227 trades in acquisto degli investitori istituzionali (LARGE TRADERS), che identificano l’operatività di coloro i quali accedono al mercato per investimento, come le grandi istituzioni finanziarie e i gestori di patrimoni. La tendenza dell’open interest il più delle volte ha fatto la differenza nel processo direzionale di un cambio e questo in finanza è possibile solo ad alti livelli, per cui chi ha più soldi decide, un potere che è nelle mani di due categorie di traders: Istituzionali e COMMERCIAL.

Conforta che anche la gran parte dei traders retails, compresi nella classe delle NON REPORTABLE POSITIONS, siano stati in grado di anticipare il reverse del sentiment, aspetto che sta consentendo a molti operatori privati di limare le perdite provocate dalla forte instabilità dei mercati nell’ ultimo periodo. Il Cot report anche questa volta sta dimostrando che sebbene il prezzo resti una variabile imprevedibile, il mercato è al contempo gestibile da quelle “mani forti” che riescono a muovere con efficienza le quotazioni, per cui non ci rimane che seguirli per essere altrettanto efficienti. Queste considerazioni sono descritte anche dal portale USA timingcharts.com, che replica fedelmente l’andamento delle posizioni aperte, in acquisto e in vendita, della divisa unica europea, sulla base dei dati del COT index e dove è evidente il cambio di passo della grande speculazione.
Di Vincenzo Augello