Cot report UPDATE: 28.04.2020 – Future EURO
PREMESSA
Il report rilasciato tutti i venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission) si basa sulle dichiarazioni settimanali obbligatorie delle posizioni assunte dagli investitori, superiori ad una data soglia; rappresenta quindi un indicatore di sentiment essenziale nel trading di valute. Raramente restituisce segnali fuorvianti. In questo tipo di relazione i LARGE TRADER, ossia gli operatori istituzionali come le Banche d’Affari e gli Hedge Funds, influenzano direttamente la moneta EURO, per cui se sono maggiormente compratori il cambio tenderà al rialzo e viceversa. I COMMERCIAL invece sono produttori, trasformatori, grossisti e utilizzatori di merci specifiche che usano il future della valuta in copertura degli scambi commerciali. Questi ultimi pertanto sono compratori quando l’EURO è conveniente e venditori qualora la valuta UE mostri degli eccessi.
SCREENING

POSIZIONI NETTE FUTURES UE: ACQUISTI – VENDITE
COMMERCIAL | LARGE TRADER | SMALL TRADER |
– 107.682 | 79.681 | 28.001 |
Il Cot report rilasciato nella serata di ieri, 1 maggio, conferma la tendenziale rialzista delle posizioni complessive gestite degli operatori istituzionali. Nel dettaglio, nonostante i principali quattro e i principali 8 investitori siano ancora in prevalenza short, a riflettere forse un certo grado di incertezza sulla price action futura, la differenza tra le operazioni in acquisto e quelle in vendita dei LARGE TRADER genera attualmente uno scarto positivo di 79.681 contratti ad esecuzione differita acquistati e negoziati al CME (Chicago Mercantile Exchange), la più importante piattaforma di scambio di derivati valutari al mondo. Di conseguenza, muoversi contro quello che rappresenta questa piazza e la qualità dei soggetti che vi partecipano, in grado di trasferire grandi capitali, espone a rischio le operazioni del trader indipendente.

Peraltro, che sui mercati valutari non tutti contano allo stesso modo lo dimostra anche la grafica di timingcharts.com, attraverso la quale è possibile vedere come sono posizionate le banche, gli istituzionali e i fondi, capaci di muovere miliardi e che non hanno lo stesso impatto sui prezzi di un piccolo speculatore con poche migliaia di euro sul conto.
D’altro canto il Cot Report è stato ideato al fine di rendere trasparenti le operazioni a mercato eseguite dagli smart money e la statistica ha documentato che i grandi player generalmente si posizionano prima di una nuova tendenza. Ora, poiché anche l’interesse che si è sviluppato sui futures negli ultimi vent’anni è stato colossale e più che esponenziale, risulta agevole intuire perché le scelte operative dei trader istituzionali influiscono sul valore della valuta sottostante.
Di fatto, nelle ultime settimane i LARGE TRADER hanno gradualmente aumentato le loro posizioni rialziste, diminuendo via via quelle in vendita; simmetricamente i COMMERCIAL, in base al loro modus operandi: contrarian e di copertura, hanno ridotto l’esposizione sul lato long diventando soprattutto venditori a partire dal mese di marzo. A questo punto è possibile ipotizzare che il sentiment sulla moneta del Vecchio Continente sia cambiato e che l’ampio mercato si stia configurando sul presupposto che l’Euro sul forex possa continuare il suo percorso di recupero.
Di Vincenzo Augello