Inefficienze dei cambi: le opzioni una miniera di informazioni per il trader valutario
Poiché il volume del trading in opzioni è molto elevato, persino più grande dell’effettivo volume di trading in azioni, il mercato dei derivati asimmetrici esercita una funzione predittiva sul forex e l’andamento delle valute; è un vero e proprio dato di fatto e il trader che lo ignora non può considerarsi un operatore professionista.
Peraltro, per quanto importare i dati della volatilità implicita in tempo reale esuli dalle potenzialità delle piattaforme di analisi quantitativa a disposizione dei trader privati, la consultazione giornaliera della catena delle opzioni compensa in parte il vantaggio competitivo dei trader delle Banche d’Affari.
Sui mercati delle opzioni possono essere significative non solo le posizioni che si accumulano su un singolo strike ma anche le variazioni del numero dei contratti aperti su un determinato livello di prezzo. Per questo la consultazione quotidiana della chain è una necessità per chi vuol fare del trading una professione. Per cui, dal punto di vista didattico sarebbe preferibile che i neofiti del forex aprano prima un conto demo in opzioni vanilla (opzioni valutarie) per fare esperienza su questa classe di mercato e poi, solo successivamente, tradare le valute in reale. Le opzioni si dividono in CALL e PUT. Esse sono resistenze e supporti effettivi di un sottostante forex, ma per poter ottenere dati e livelli operativi che contano è necessario distinguere l’ordine a mercato dell’ opzione in:
ORDINE OUT OF THE MONEY : IL PREZZO DI ESERCIZIO E’ SOTTO IL PREZZO DI MERCATO PER LE PUT E SOPRA PER LE CALL.
ORDINE AT THE MONEY: IL PREZZO DI ESERCIZIO E’ COME QUELLO DI MERCATO.
ORDINE IN THE MONEY : IL PREZZO DI ESERCIZIO E’ SOPRA IL PREZZO DI MERCATO PER LE PUT E SOTTO PER LE CALL.
Se il prezzo di esercizio, cioè lo strike che scegliamo di tradare è inferiore alla quotazione attuale del cambio (prezzo di mercato), l’opzione PUT può fungere da supporto, quindi se il prezzo arriva da sopra lo strike con open interest elevato potrebbe agire da sostegno del cambio. In questo caso l’opzione PUT è una opzione out of the money.
Opposta è la lettura per la CALL: se il prezzo di esercizio è superiore al prezzo di mercato, lo strike con OI elevato diventa un livello che può agire da resistenza sui rialzi del cross valutario. In questo caso anche l’opzione CALL è una opzione out of the money.
Può capitare che le opzioni vengano comprate e questo avviene soprattutto con gli ordini in o at the money.
Se il prezzo di esercizio è sopra o vicino il prezzo di mercato l’investitore può attendersi un ribasso del sottostante nel caso di opzione PUT con strike con OI elevato, e un rialzo del sottostante quando lo strike della CALL è sotto o vicino il prezzo di mercato.
Senza necessariamente fare pubblicità, il broker AVATRADE dispone di una buona piattaforma demo di opzioni valutarie. Si tratta delle opzioni vanilla che il broker consente di utilizzare con un conto simulato di 100.000€. In realtà, credo che la maniera migliore per approfondire sulle opzioni e prepararsi ad una eventuale attività di trading valutario sia quella di fare prima esercizio con le opzioni forex.
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Di Vincenzo Augello