
Nel trading professionale il movimento dei prezzi deve essere connesso ad una reazione dei volumi, la direzione del mercato e i volumi sono infatti due fattori che si combinano, quasi sempre in concordanza.
La regola numero uno assume che a volumi elevati corrispondano movimenti significativi dei prezzi, pertanto l’analista– trader verifica la dinamica del prezzo in funzione della consistenza corrente dei volumi.
In buona sostanza , i volumi rappresentano l’impegno esercitato dal mercato e l’entità della partecipazione al moto di un asset finanziario, che sia esso un titolo, un indice, un rapporto di cambio, una materia prima o financo una criptovaluta.

In sintesi:
- Se i volumi sono elevati e il prezzo sale costante, significa che il trend in atto è decisamente rialzista.
- Se i volumi sono elevati, ma le quotazioni stentano a salire e non allungano al rialzo, è probabile che la pressione ribassista stia crescendo, per il fatto che è in grado di assorbire l’energia fornita dai volumi dei trader in acquisto. Tra l’altro, è questa la situazione che non di rado determina un ciclo di consolidazione di tipo distributivo, che fissa livelli di resistenza grafica. Per cui il rapporto tra i volumi in vendita e quelli comprati stabilisce i punti di flesso di un grafico finanziario.
- Se i volumi sono elevati e i prezzi calano con decisione, vuol significare che la tendenza in vendita è forte.
- Se i volumi sono elevati ma i prezzi stentano a scendere, equivale ad indicare che sta aumentando la pressione rialzista esercitata dai compratori e che i volumi in acquisto stanno crescendo, tanto che riescono ad assorbire lo sforzo dei seller e gran parte dei volumi venduti. E’ questa la configurazione che può anticipare una fase accumulativa, di per sé prodromica alla formazione di livelli di sostegno/supporto capaci di provocare il rimbalzo di un mercato.
Di Vincenzo Augello