La volatilità implicita e il peso delle opzioni sul forex (parte prima)
Nel precedente post: Volatilità storica e implicita nel trading di valute, ho già detto della volatilità implicita e delle differenze con la volatilità storica.
La volatilità implicita, che sarebbe meglio definire come volatilità implicita presunta, misura il movimento probabile del sottostante come un rapporto di cambio, e si può calcolare in base al denaro effettivamente messo sul tavolo dai grandi investitori. Non si tratta dunque dell’opinione di un’analista o di un sondaggio statistico, è proprio il denaro di qualcuno e la sua volontà di metterlo a rischio.
Mentre la volatilità storica è concreta, quella implicita varia in relazione alla struttura della catena delle opzioni dove sono riassunti gli strike più scambiati.
La chain delle opzioni che consideriamo è quella pubblicata dal CME Group Inc., (Chicago Mercantile Exchange & Chicago Board of Trade) , la più grande piattaforma di scambio di derivati valutari esistente al mondo, con sedi a Chicago, New York e Londra.
La volatilità storica e implicita tendono ad essere considerate esclusive per cui i trader valutari e i trader in opzioni sono inclini a vivere in mondi separati. In realtà le due dimensioni sono collegate e molti operatori privati sono quasi sempre impreparati di fronte agli effetti prodotti dal trading in opzioni sulle quotazioni forex.
E’ spesso la volatilità implicita presunta dagli strike più negoziati a consentire di togliere le castagne dal fuoco, in quanto gli strike maggiormente trattati possono permettere di determinare i livelli estremi di prezzo al quale il sottostante (come un cambio forex) verrà trattato. Nel mercato dei derivati asimmetrici (le opzioni) lo strike è il prezzo (prezzo di esercizio) al quale un’opzione è stata venduta oppure comprata.
Lo strike è definito prezzo di esercizio dell’opzione e rappresenta il livello di attivazione per il calcolo del rendimento futuro (pay off) del titolo. Le opzioni si dividono in opzioni PUT e CALL e, in linea di massima, si può affermare che siano derivati perlopiù venduti dai grandi operatori, perchè non offrono vantaggi significativi nel comprarli rispetto all’acquisto o alla vendita diretta del sottostante sul mercato interbancario. Si può leggere anche: Gli strike price delle opzioni con elevati open interest e i riflessi sul cambio EUR/USD
SINTESI DEL PAY OFF DELLE OPZIONI CALL E PUT:
VENDITA DI OPZIONI CALL
Il trader guadagna se ENTRO O ALLA SCADENZA del titolo derivato il prezzo di mercato è pari o inferiore al prezzo di esercizio (strike).
VENDITA DI OPZIONI PUT
Il trader guadagna se ENTRO O ALLA SCADENZA del titolo derivato il prezzo di mercato è pari o superiore al prezzo di esercizio (strike).
ACQUISTO DI OPZIONI CALL
Il trader guadagna se il prezzo sale di molto sopra lo strike.
ACQUISTO DI OPZIONI PUT
Il trader guadagna se il prezzo scende di molto sotto lo strike.
Di Vincenzo Augello